Questo spazio funziona grazie al contributo di quanti, membri della SdT e non, sono interessati a leggere e a documentarsi su quanto da vicino o da lontano interessa i territori. Aperto alle riflessioni e ai contributi più diversi (saggistica, arte, letteratura, poesia…) italiani e stranieri che direttamente o indirettamente rinviano al territorio e a tutte le sue problematiche, intende essere uno spazio di implicito dibattito, oltre che un utile servizio di biblioteca. Potete inviare a lettiecommentati@societadeiterritorialisti.it:
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Grazie a tutti!
Antonella Tarpino e Lucia Carle
Rappresentare mondi di vita. Radici storiche e prospettive per il progetto di territorio, di Daniela Poli, Mimesis, Milano-Udine 2019
recensione di Luisa Rossi
Con questo volume, fondato su un’ampia letteratura critica e sulla personale esperienza di pianificazione territoriale, Daniela Poli conferma il proprio interesse per il dispositivo ‘carta’.
Miserie e splendori dell’urbanistica, di Ilaria Agostini e Enzo Scandurra, DeriveApprodi, Roma, 2018.
recensione di Paola Bonora
Un percorso contorto quello della pianificazione, irto di ostacoli e contrapposizioni, successi e fallimenti, che dagli anni ’80 viene screditato dal neoliberismo diventato dottrina assolutistica, che trasforma l’urbanistica in tecnica al servizio della rivalorizzazione fondiaria e della rendita. Miserie e splendori dell’urbanistica, che Ilaria Agostini ed Enzo Scandurra affrontano con un velo di nostalgia ma implacabile sguardo critico e fiduciosa aspettativa di rinascita, nel libro appena uscito per i tipi di Derive e Approdi, con prefazione di Piero Bevilacqua.
Cultura alpina contemporanea e sviluppo del territorio, di Maria Anna Bertolino e Federica Corrado, Franco Angeli, Milano 2017
recensione di Maurizio Dematteis
Oggi si assiste alla nascita di nuovi eventi culturale in montagna, dai festival canori alle rassegne cinematografiche alle mostre fotografiche. I territori alpini e appenninici affamati di novità si riaccendono per coprire i buchi lasciati da modelli passati. E la cultura diventa un volano di processi di sviluppo territoriale.
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Urbanistica resistente nella Firenze neoliberista, a cura di Ilaria Agostini, Aión, Firenze 2016
recensione di Ottavio Marzocca
Le vicende urbanistiche che Firenze ha vissuto negli ultimi anni sono illuminanti riguardo ai tempi che viviamo,
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Il denaro, il debito e la doppia crisi spiegati ai nostri nipoti, di Luciano Gallino, Einaudi, Torino 2015
recensione di Antonella Tarpino
C’è una tematica inedita nell’ultimo libro di Luciano Gallino (rifacendosi, nel suo carattere testimoniale, al noto libro di Keynes) che va sotto l’espressione Doppia crisi: ed è che la crisi finanziaria non va disgiunta, secondo uno snodo cruciale, dalla crisi ecologica.
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Nuovi montanari. Abitare le Alpi nel XXI secolo, a cura di Federica Corrado, Giuseppe Dematteis e Alberto Di Gioia, Franco Angeli, Milano 2015
recensione di Maurizio Dematteis
Il volume tenta di rispondere attraverso la voce dei diretti interessati alle domande che tutti noi “gente di pianura” che visitiamo o frequentiamo le montagne ci facciamo: perché hanno scelto di stabilirsi in montagna? Che cosa hanno trovato sui monti? Si tratta solo della ricerca di pace, tranquillità e aria pura o c’è dell’altro? Che tipo di attività svolgono questi nuovi abitanti?. Dove vanno a scuola i loro figli? Nel piccolo centro dove vivono esiste ancora l’ufficio postale o il medico?.
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Alpi in mutamento. Continuità e discontinuità nella trasmissione delle risorse in area alpina, a cura di Valentina Porcellana, Alessandro Gretter e Roberta Clara Zanini, Edizioni dell’Orso, Alessandria 2015
recensione di Maria Anna Bertolino
Così come le lingue minoritarie sono investite di nuovi significati dati dal maggior interesse verso di esse da parte di nuovi abitanti, che divengono nuovi locutori o si fanno promotori di iniziative volte alla loro valorizzazione, in contrasto con il destino di “lingue morte” che sembrava attanagliare il maggior numero di esse, così si possono intravedere percorsi analoghi per l’insieme di beni culturali (siano essi materiali o immateriali), intravedendo percorsi di continuità o discontinuità nella loro trasmissione sia sotto l’aspetto più prettamente culturale, sia sotto la lente di nuove forme di economia locale.
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Terra bianca, di Giulio Milani, Laterza, Bari 2015
recensione di Anna Marson
I fili e le trame tessute dall’autore sono piuttosto ardite – la forma del romanzo lo consente – muovendosi nel tempo e nello spazio degli ultimi ottant’anni di storia apuana e italiana, cesellando sul tema ambiente e lavoro pagine che non lasciano appello.
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Le città fallite. I grandi Comuni italiani e la crisi del welfare urbano, di Paolo Berdini, Donzelli, Roma 2014
recensione di Ilaria Agostini
Con dovizia di esempi l’autore dimostra come, nel «ventennio liberista», la gestione della polis – l’urbanistica – abbia acquisito assoluta centralità nelle scelte politiche di un paese in cui il «mattone di carta» e la privatizzazione (e mercantilizzazione) dei servizi al cittadino hanno aggravato la miope scelta dell’edilizia come motore dell’economia nazionale.
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Dinamiche identitarie. Antropologia storica e territori, di Lucia Carle, Firenze University Press, Firenze, 2012
recensione di Antonella Tarpino
Nel libro di Lucia Carle, che incrocia in maniera fortemente produttiva antropologia e storia (discipline solo in apparenza contigue) il territorio assume una doppia valenza: oggetto dell’indagine ma insieme misura, banco di prova per la messa a punto delle categorie cruciali che lo raccontano nelle stratificazioni del tempo lungo: identità, memoria collettiva, coscienza di appartenenza.
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Scienze del paesaggio. Tra teorie e pratiche, di Pierre Donadieu, ETS, Pisa 2014
recensione di Rossano Pazzagli
Il paesaggio come ambito della conoscenza multidisciplinare e delle professioni, ma anche come fattore di identità territoriale e come progetto. […]Quello di Donadieu è un libro prevalentemente dedicato alla Francia, scritto per mettere ordine nel profilo formativo e professionale del paesaggista francese; ma ricostruisce anche il quadro europeo delle politiche per il paesaggio, evidenziando le differenze tra nord e sud Europa.
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Spaesati. Luoghi dell’Italia in abbandono tra memoria e futuro, di Antonella Tarpino, Einaudi, Torino 2012
recensione di Lucia Carle
Intenzionalmente Antonella Tarpino, storica della memoria dei luoghi e convinta che questi ne abbiano comunque una, fa qui parlare la memoria di luoghi simbolo. Dalla borgata di Paraloup, alpeggio sulle montagne cuneesi che ospita nel ’43 la prima formazione partigiana guidata da Duccio Galimberti e Livio Bianco, per finire con un luogo che non è un villaggio, né una città, né un quartiere, ma unicamente un luogo di morte, le Fosse Ardeatine.
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Agricoltura paesaggistica. Visioni, metodi, esperienze, a cura di Daniela Poli, Firenze University Press, Firenze 2013
recensione di Valentina Orioli
Una rinnovata attenzione al territorio e al paesaggio rurale attraversa oggi la scena culturale italiana. Questo “ritorno alla campagna”, che si può fare risalire in parte alla traduzione e alla diffusione del libro di Pierre Donadieu sulle Campagne urbane (2000), si manifesta in modi diversi attorno a molteplici centri di interesse e a svariate attività.
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Il progetto locale. Verso la coscienza di luogo, di Alberto Magnaghi, Bollati Boringhieri, Torino 2010
recensione di Massimo Carta
Il progetto locale è uno dei libri più significativi della produzione disciplinare italiana degli ultimi anni. Un giudizio netto, senza pretesa di oggettività, che rispecchia un atteggiamento che il libro incoraggia.
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scarica : Piero Bevilacqua (recensione di) “La città infernale”, La città dolente di Vezio de Lucia, Il Manifesto 2 Maggio 2013