E’ con grande tristezza che apprendiamo della scomparsa del collega ed amico prof. Roberto Camagni. Nel suo ruolo di membro del Comitato Scientifico della Società dei Territorialisti e delle Territorialiste, Roberto ha costantemente accompagnato l’attività della Società portando il suo contributo a partire da una profonda ed innovativa conoscenza ed attività di ricerca nel campo dell’economia urbana e regionale. Il suo ultimo contributo al nostro dibattito scientifico è stato il 9 maggio 2022 alla “Giornata di studi sull’ ”Ecoterritorialismo” presso l’Università di Firenze promossa dall’SdT con diversi dottorati di atenei italiani.

Restano di attuale e imprescindibile riferimento i suoi filoni di ricerca, così come gli esiti che ne sono derivati, sui temi dello sviluppo locale ed insediativo: dalle ricerche sul “Milieu Innovateur” -che ha condotto per anni come direttore del gruppo di ricerca Internazionale GREMI- agli studi sulle reti urbane e sulla rilevanza di paradigmi non gerarchici  e policentrici di interpretazione dell’insediamento urbano, nonché sulla sostenibilità ed efficacia dell’insediamento secondo i diversi modelli morfologici.  In questa direzione, oltre che come autore di un’opera unica nel suo genere disciplinare quale il manuale di “Economia Urbana” (1992) e di un ampio repertorio di ricerche e pubblicazioni su vari temi degli studi urbani e regionali, Roberto ha sempre svolto la sua ricerca tenendo in tensione  modelli euristici formali con l’evidenza, complessità ed imprevedibilità dei “fatti e dei processi territoriali” nella loro irriducibile specificità locale,  contestuale ed endogena. Una tensione cognitiva che ha accompagnato e sollecitato costantemente, anche in termini dialettici, il suo contributo, fin dagli anni ‘90’ con la scuola territorialità, poi dalla sua formazione all’interno della SdT , in un dialogo interdisciplinare  fruttuoso e che ha permesso, anche  grazie anche alla feconda collaborazione con Maria Cristina Gibelli ed altri colleghi urbanisti, di mettere a fuoco criticità fondamentali e possibili soluzioni per modelli insostenibili  e predatori di sviluppo insediativo.

A tale proposito ci limitiamo a ricordare dagli originari ed originali contributi sul tema della pianificazione integrata urbano/rurale, in particolare con Roberto Boscacci, fino alle questioni del consumo di suolo e dello sprawl urbano. Tema, quest’ultimo, sul quale Roberto ha portato un significativo contributo esplicativo e di proposta ancora attuale, in particolare nel volume curato da Maria Cristina Gibelli ed Eddy Salzano, che resta di riferimento imprescindibile sul tema.

Alla tristezza per la scomparsa di un amico e di una persona gentile ed acuta si accompagna dunque la consapevolezza della perdita di una feconda fonte di conoscenza e riflessione ; il suo lascito  non cesserà  di alimentare e stimolare studi e riflessioni anche nell’ambito della SDT.

Alberto Magnaghi e David Fanfani