Dall’8 ottobre 2019 è in corso un criminale attacco delle truppe di Erdogan che, sotto il ridicolo pretesto di “combattere il terrorismo”, punta e un vero e proprio genocidio della popolazione curda – e non solo curda – del nord della Siria.
Si fa grande fatica a esprimere compiutamente la rabbia e il dolore per quanto sta accadendo. L’esperienza del “confederalismo democratico” del Rojava, modello per il mondo intero di nuova democrazia comunitaria e di autogoverno, è stata presentata come apertura dell’ultimo nostro Convegno del novembre 2018 a Castel del Monte, suscitando un interesse entusiasta (link).
L’attacco al Rojava non è certo interpretabile solo nell’ambito dei giochi geopolitici di potenza dentro e fuori l’inferno siriano: è l’attacco a una speranza per l’intera umanità, per la liberazione delle donne, per una società ecologica rispettosa delle differenze e della partecipazione civile.
La Società dei territorialisti e delle territorialiste si unisce a tutte le iniziative che nel mondo intero si stanno preparando per aiutare il Rojava.