Il seminario, che si è svolto (in presenza e a distanza) a Firenze (DiDA –  S. Teresa, Via della Mattonaia 14),  è stato copromosso con i Dottorati di ricerca di:
Università di Firenze, Dottorato in Sostenibilità e innovazione per il progetto dell’ambiente costruito e del sistema prodotto (coordinatore prof. Giuseppe Lotti; curriculum in Progettazione urbanistica e territoriale, prof. Iacopo Zetti; referenti SdT: proff. Maria Rita Gisotti, Daniela Poli, Alberto  Ziparo);
Università IUAV di Venezia, Scuola di dottorato, ambito di ricerca Pianificazione territoriale e politiche pubbliche del territorio (coordinatrice e referente SdT: prof. Anna Marson);
“Sapienza” Università di Roma, Dottorato in Ingegneria dell’architettura e dell’urbanistica. (coordinatrice prof. Maria Argenti; refer. curriculum Tecnica Urbanistica, Prof. Carlo Cellamare; referenti SdT: proff. Ilaria  Agostini, Angela Barbanente, Lidia Decandia).
Sono inoltre stati invitati a partecipare diversi altri dottorati di Università italiane per garantire il carattere multidisciplinare dell’approccio ai temi trattati e valorizzare la presenza e gli interventi  di giovani ricercatori che saranno sviluppati negli atti del seminario[1].
Il seminario ha assunto come obiettivo l’aggiornamento del quadro concettuale di riferimento della SdT, sintetizzato nel Manifesto della Società (www.societadeiterritorialisti.it) e nel testo Il territorio bene comune (FUP,  2012), evidenziando l‘utilità crescente di un approccio culturale eco-territoritorialista, che integra strategie di conversione ecologica nel contesto di una trasformazione territorialista della produzione dello spazio che ponga il territorio degli abitanti e del suo autogoverno al centro dei progetti e delle politiche; un approccio che si è venuto definendo e consolidando nel decennio, in contradditorio rispetto alle forme omologanti e centralizzatrici dell’evoluzione della globalizzazione economico-finanziaria e dei segni della sua crisi di funzionamento fra guerre, conflitti imperiali, pandemie e crisi socio-ambientali globali.
Le motivazioni dell’eco-territorialismo che vogliamo approfondire proponendole alla discussione dei giovani ricercatori, in sintesi, sono: 1) la crescente centralità e protagonismo del territorio dei luoghi, rivitalizzati da processi di cura come “beni comuni” da parte degli abitanti e da produttori etici e sociali; 2) le possibili  forme di contrasto ai processi di despazializzazione e deterritorializzazione prodotti dall’economia globale  assumendo  la patrimonializzazione del territorio come base per lo sviluppo di economie e società  locali, caratterizzate da istituti  di autogoverno e di democrazia comunitaria, finalizzate al benessere sociale perseguendo obiettivi  di sviluppo locale autosostenibile; 3) la trattazione della complessità e multisettorialità della questione ecologica utilizzando gli strumenti concettuali del  bioregionalismo, che riattivano  le relazioni sinergiche fra sistemi insediativi antropici, ambiente e  mondi viventi per la riconfigurazione dei processi di coevoluzione fra insediamento umano e natura.
Supportano, articolano e consolidano, nella giornata di studi, le ragioni dell’eco-territorialismo (praticabile e praticato con approcci multidisciplinari integrati) una serie di relazioni che hanno il duplice scopo: a) di descrivere come diversi approcci tematici e disciplinari (o grappoli di discipline) contribuiscono a declinare e sostanziare i principi e i metodi analitici e progettuali; b) come l’approccio eco- territorialista a sua volta contribuisce a ridefinire il campo, la metodologia  e le relazioni mutidisciplinari di ogni disciplina e alla formazione di nuovi campi del sapere.

Per il programma della giornata di studi (locandina) clicca QUI

Per il testo definitivo dell’introduzione di Ottavio Marzocca clicca QUI

È prevista una pubblicazione a partire dalle relazioni presentate nella giornata di studi.

 

[1] Hanno aderito all’invito i dottorati di:
uniMol, Dottorato in Ecologia e territorio (coord. prof. Bruno Lasserre, reff. SdT proff. Luciano De Bonis, Rossano Pazzagli)
uniBa, Dottorato in Patrimoni archeologici, storici, architettonici (coord. e ref. SdT prof. Giuliano Volpe)
uniRoma3, Dottorato in Architettura, innovazione, patrimonio (coord. prof. Elisabetta Pallottino)
uniFI e uniTO, Dottorato in Mutamento sociale e politico (coord. prof. Gianfranco Ragona, reff. SdT proff. Egidio Dansero, Matteo Puttilli, Dimitri d’Andrea)
poliTO e uniTO, Dottorato in  Urban and Regional Development (coord. prof. Marco Santangelo, ref. SdT prof. Egidio Dansero)
uniPi, Dottorato in Scienze agrarie, alimentari e agroambientali (coord. prof. Andrea Cavallini, ref. SdT prof. Gianluca Brunori)
uniMi, Dottorato in Agricoltura, ambiente e bioenergia (coord. prof. Pierattilio Bianco, ref. SdT prof. Stefano Bocchi);
uniMI, Dottorato in Scienze Ambientali (coord. prof. Francesco Ficetola, ref. SdT prof. Stefano Bocchi);
uniCal, Dottorato in Politica, cultura, sviluppo (coord. prof. Alberto Ventura, reff. SdT proff. Alessandra Corrado, Giovanni Carrosio);
uniCA, Dottorato in Ingegneria  civile, ambientale, architettura (coord. prof. Ivan Blečić, ref. SdT prof. Anna Maria Colavitti);
uniTO, Dottorato in Psicologia e Antropologia (coord. prof Marco Tamietto, indirizzo di Scienze Antropologiche, coord. prof. Alessandro Gusman, reff. SdT proff. Paolo  Viazzo, Pietro Clemente);
uniFI, Dottorato DELOS – Development Economics (coord. prof. Donato Romano, indirizzo Local System, reff. SdT proff. Luciana L. Lazzeretti, Marco Bellandi);
uniPA, Dottorato in  Architettura, Arti, Pianificazione (coord. prof. Rosario Nobile, ref. SdT prof. Filippo Schilleci);
Université de Grenoble Alpes, Ecole Doctorale Sciences du Territoire (coord. prof. Romain Lajarge, ref. SdT arch. L. Boissenin);
Universidad de Sevilla, Escuela International de Doctorado (coord. prof. Antonio Tejedor Cabrera, ref. SdT arch. Rebeca Merino del Río);
Université Paris-Est, Doctorat en Aménagement de l’espace et Urbanisme (ref. SdT prof. Agnès Sinaï)