Commissione n°5
Paesaggio e nuove alleanze città campagna. Governo del territorio e ruolo degli spazi aperti; rapporti sostenibilità e agricoltura; multifunzionalità dell’agricoltura; paesaggio come visione olistica, ordinatrice delle relazioni tra piani di settore e pianificazione territoriale. Il tema agricoltura va riposizionato, non come settoriale, ma collegato al tema del paesaggio e della pianificazione territoriale; il ruolo degli agricoltori è multifunzionale. Il ripopolamento rurale è innanzitutto un problema culturale. Anziché ripensare delle attività in agricoltura i giovani preferiscono fare i precari e vivere in una periferia metropolitana. Come fare? Nell’80% del territorio che è l’arco alpino e appenninico, abbiamo pochi attori, per motivi culturali e di qualità della vita; è meglio una periferia e la precarietà metropolitana che un delizioso paesino di montagna.
Coordinatore: Rossano Pazzagli (rossano.pazzagli@unimol.it)
Prime adesioni: Giaime Berti, Renato Bertoglio, Piero Bevilacqua, Annalisa Biondi, Carlo Bisci, Bocchi, Daniele Bonini, Gabriella Bonini, Maddalena Brunasti, Antonietta Buglione, Franco Cambi, Stefano Campana, Daniela Anna Calabi, Paolo Colarossi, Franco Cambi, Giovanni Carrosio, Annalisa Colecchia, Federica Corrado, Mario Coscarello, Mauro Davì, Flavia De Girolamo, Antonio Di Campli, Alfonso Di Domenico, Alessandro Elli, David Fanfani, Giorgio Ferraresi, Andrea Calori, Simona Cantoni, Giuliana Castellari, Flavia De Girolamo, Carlotta Fontana, Mariassunta Galli, Renato Galliano, Sara Giacomozzi, Marco Giovagnoli, Maria Rita Gisotti, Rinaldo Grittani,Valeria Leoni, Alberto Lipparini, Francesca Lotta, Matteo Massarelli, Monica Meini, Pietro Rocco Pangaro, Carlo Patrizio, Annalisa Percoco, Daniela Poli, Matteo Jucker Riva, Ginevra Virginia Lombardi, Giampiero Lombardini, Pier Giorgio Massaretti, Giovanna Ricoveri, Andrea Romano, Alberto Mataran Ruiz, Saverio Russo, Stefano Maffei, Isabella Mozzoni, Fabio Orsini, Fabio Parascandolo, Francesco Parisi, Rossano Pazzagli, Annalisa Percoco, Giovanna Ricoveri, Paola Rizzi, Massimo Rossi, Dimitri Roubis, Massimo Rovai, Dante Sacco, Dante Sala, Andrea Saladini, Claudio Saragosa, Michelangelo Savino, Filippo Schilleci, Roberto Scotti, Cecilia Scoppetta, Francesca Sogliani, Roberto Franzini Tibaldeo, Camilla Trialdi, Elisabetta Volta, Alberto Ziparo
4 Ottobre 2011, comunicazione alla Commissione di Rossano Pazzagli:
“Cari amici e colleghi
come coordinatore della commissione su “paesaggio e nuoe alleanze città-campagna” della Società dei territorialisti vi mano (o rimando) il documento scaturito dalla riunione di Milano del luglio scorso, dalla quale è emersa la necessità di una ricognizione delle progettualità attive nei diversi contesti regionali relativi alle tematiche della commissione, in particolare a:
- Città e non città: il ruolo dei centri minori per le aree e-marginali
- Riflessi urbanistici del declino del rapporto città-campagna (sprawl, assenza del limite, dissoluzione del confine…)
- Perdita di identità e di valori sociali
- Il danno paesaggistico
- L’impronta ecologica
- L’agricoltura e le filiere del cibo
- Il processo di ripopolamento rurale
- La ruralità e le funzioni non agricole della campagna (servizi, risorse, tempo libero, didattica, abitare….)
- i parchi e il mondo rurale
- Le reti urbano-rurali come governance partecipata dei nuovi contadi
Sul documento allegato troverete ulteriori specificazioni di nodi e problemi.
Vi sarei grato se vorrete segnalare entro la metà di ottobre al mio indirizzo (rossano.pazzagli@unimol.it), tramite schede sintetiche, i progetti relativi alle tematiche indicate per i quali siete impegnati o di cui siete a conoscenza nel rispettivo ambito accademico e/o regionale. In tal modo sarà possibile elaborare un contributo più esaustivo della Commissione al congresso fondativo della Società dei Territorialisti previsto a Bologna per i primi di dicembre.
Girate pure il messaggio ad altri colleghi che ritenete coinvolti e interessati su tali tematiche.
Grazie mille e un cordiale saluto
Rossano Pazzagli”
Il giorno 11 Luglio 2011 si è svolta a Milano una riunione della commissione. Sotto, una breve introduzione di R.Pazzagli, sintesi dell’incontro, e un resoconto più esteso redatto da Andrea Calori.
Presenti: R. Pazzagli, G. Ferraresi, S. Bocchi, A. Calori, M. Giovagnoli, D. Fanfani, R. Boni Solli, M.C. Treu, F. Coviello, M. Clementi, M. Jucker Riva, G. Scudo.
“L’incontro è servito fare il punto sui documenti e le indicazioni pervenute da vari componenti della Commissione e a impostare i temi salienti che rappresenteranno le linee di lavoro prima del congresso fondativo della Società. A tale proposito è stato deciso di avviare una mappatura delle principali esperienze di ricerca o di ricerca/azione che a livello italiano si stanno portando avanti sui temi del rapporto città-campagna, del paesaggio, delle filiere corte e del ripopolamento rurale. Vi è stata inoltre una riflessione sull’organizzazione dei lavori, che ha portato a scegliere una strutturazione del lavoro della Commissione su base territoriale, con almeno tre nuclei corrispondenti al Nord, al Centro e al Sud. Per il Nord il riferimento sarà il gruppo milanese (referenti Ferraresi-Bocchi), mentre per gli altri due nuclei il coordinatore si è impegnato a contattare i possibili referenti, a partire dalle realtà già coinvolte di Firenze, Pisa, Roma, Marche, Molise, Foggia e Napoli” (Rossano Pazzagli)
– scarica il resoconto dell’incontro svolto il giorno 11 Luglio 2011, a cura di Andrea Calori
“I NUOVI CONTADI”, di Rossano Pazzagli
Il rapporto città-campagna è un tratto caratteristico della storia d’Italia. Anche i divari regionali, spesso frettolosamente ricondotti ad una visione dualistica nord-sud, riflettono più propriamente il diverso grado e modalità di tale rapporto, che si è rivelato nettamente più marcato e duraturo al centro-nord, più flebile (anche se non assente) nel Mezzogiorno. La città ha significato presenza di una molteplicità di funzioni sul territorio, autonomia politica e vicinanza del potere (Italia comunale), organizzazione di contadi e di sistemi agricoli in funzione dell’approvvigionamento alimentare (es. la mezzadria nell’Italia centrale, ma anche tutte le altre forme speso connesse con il possesso collettivo e gli usi civici sulla terra) e un frequente contatto culturale degli abitanti della campagna con la vita urbana. Profondi legami che non hanno impedito una chiara distinzione dei ruoli e dell’immagine urbanistica.
un sistema unico, la città doveva fare la città e la campagna la campagna. Per stare insieme e perché il sistema funzionasse i ruoli dovevano essere chiaramente distinti e come tali percepiti Contavano le relazioni e l’integrazione delle funzioni. Con i processi di industrializzazione e di globalizzazione, la progressiva distruzione del locale e del rurale ha determinato un bypass: la città può vivere senza la sua campagna e la campagna può morire senza più alcun rapporto con i centri urbani di riferimento. Ad un certo punto della storia si è spezzato – come ha ben messo in luce P. Bevilacqua – il circolo energetico, ma anche il legame economico e culturale con la crescente marginalizzazione dell’agricoltura contadina. Superare la contrapposizione e costruire un’alleanza tra città e campagna deve essere l’obiettivo principale. Nuove relazioni devono essere costruite, non in senso gerarchico ma funzionale, che partano dal cibo, dal tempo libero, dal paesaggio, dagli stili di vita: in una parola la progettazione di un nuovo circolo virtuoso che faccia da base a nuovi ed effettivi sistemi locali integrati.
Insieme a Giorgio Ferraresi, con cui ho avuto modo di confrontarmi in questi giorni, e a seguito della mail di Alberto Magnaghi che ci invita ad elaborare una sintesi di ogni commissione in vista del congresso fondativo di dicembre, propongo a tutti i componenti della nostra Commissione di avviare la riflessione che partano dalle linee della presente nota e dal documento di Ferraresi già disponibile in rete (scaricabile qui sotto), che pone al centro dell’attenzione l’equazione “questione ambientale = crisi rurale = questione territoriale” dalla quale si può uscire soltanto con una necessaria “trasformazione antropologica” che ponga il tema di una progettualità centrata sul concetto di “cura del territorio” come già evidenziato nel Progetto Locale di Magnaghi.
La riflessione non può restare solo teorica, ma allargarsi alle esperienze e alle buone pratiche della ri-costruzione di paesaggio, di ripopolamento rurale e del legame città-campagna come perno di sistemi locali centrati sull’autogoverno e la salvaguardia delle risorse, in pratica a tutti quegli elementi e processi che tendono ad una struttura unitaria tra città e campagna e al tempo stesso a riaffermare una chiara e netta percezione delle differenze tra l’urbano e il rurale. Ecco una prima e incompleta scaletta attorno alla quale proporre riflessioni che esprimano i diversi punti i vista disciplinari e segnalare casi ed esperienze sui seguenti aspetti:
- Città e non città: il ruolo dei centri minori per le aree e-marginali;
- Riflessi urbanistici del declino del rapporto città-campagna (sprawl, assenza del limite, dissoluzione del confine…);
- Perdita di identità e di valori sociali;
- Il danno paesaggistico;
- L’impronta ecologica;
- Da contrapposizione a alleanza;
- I ritorni: sistemi locali integrati, distretti rurali, nuovi contadi;
- L’agricoltura e le filiere del cibo;
- Il processo di ripopolamento rurale;
- La ruralità e le funzioni non agricole della campagna (servizi, risorse, tempo libero, didattica, abitare….);
- I parchi e il mondo rurale;
- Le reti urbano-rurali come governance partecipata dei nuovi contadi
I contributi, che vi invito ad inviare a me (rossano.pazzagli@unimol.it) e a Massimo Carta (informazioni@societadeiterritorialisti.it) per il loro inserimento sul sito, e il dibattito così avviato potrebbero essere oggetto di una riunione della commissione che possiamo proporre in luglio a Milano, anche in ragione della nuova fase che si aperta nella città con le recenti elezioni amministrative. L’ipotesi di data sulla quale vi chiedo di pronunciarvi è l’8 luglio nel primo pomeriggio (in alternativa l’11 o 12 luglio). Da lì potrebbe uscire la griglia per il documento programmatico intermedio che Alberto Magnaghi ci ha proposto di elaborare entro fine luglio. Nel frattempo ho chiesto a Ferraresi ed al gruppo di ricerca di Milano, che comprende docenti e operatori di ricerca della Politecnico e della la facoltà di Agraria (Stefano Bocchi e altri), di assumere più dirette responsabilità di collaborazione al coordinamento della Commissione e di proporre a breve un più sistematico indirizzo dei modi e dei temi dell’incontro, oltre alle indicazioni logistiche, che tenga conto del documento base dello stesso Ferraresi (sopra richiamato e disponibile nel sito come primo materiale della Commissione) e di queste mie note.
Il coordinatore, Rossano Pazzagli
MATERIALI
– Scarica il resoconto dell’incontro della commissione 5 a Milano (Andrea Calori, 11 Luglio 2011)
– Scarica il contributo di Giorgio Ferraresi su “Neururalità: attività primaria di riproduzione del territorio” (dicembre 2010)